Nove anni fa l’energia rinnovabile era un business.
Oggi è una necessità, una missione per tutti.
La mia storia nel mondo delle energie rinnovabili comincia nel 2009, un po’ per caso perchè uscito dalle Aldini mi immaginavo a programmare sistemi automatici e robot, invece ho trovato un mondo completamente diverso, complesso e affascinante: il fotovoltaico.
Inizialmente spinto da quello che era il semplice impegno lavorativo ho cominciato a documentarmi e a mantenermi informato su quelli che sono i temi del cambiamento climatico, l’inquinamento, l’impronta ecologica ecc.
Il mio lavoro oggi è una missione personale, il mio modo di contribuire ad un cambiamento delle nostre abitudini e delle nostre attivià prima che le conseguenze della nostra “società” distruggano il pianeta in cui viviamo. Perdere la sfida del cambiamento climatico oggi non porterà un futuro peggiore... semplicemente non porterà nessun futuro.
In tutto il mondo le grandi aziende e gli Stati più lungimiranti si sono già mossi da tempo e stanno raggiungendo grandi risultati (Google è 100% rinnovabile dal 2017, Apple è 100% rinnovabile da Aprile, la Cina ha invertito clamorosamente la sua politica diventando il più grande investitore nel campo delle energie rinnovabili) e l’Italia?
L’Italia arranca, si distrae, si perde. Abbiamo avuto il boom del fotovoltaico dal 2009 al 2012 ma finiti gli incentivi “basta, il mondo non ha più bisogno di energia rinnovabile.”
Io però vorrei fare un appunto... alla signora Maria della casa di fronte, al triumvirato Conte-Salvini-Di Maio, al ministro Tria, agli industriali di tutta Italia:
Le potenze economiche mondiali stanno correndo lungo la strada dell’energia pulita, gli stati che vinceranno la corsa del 100% rinnovabile saranno i nuovi leader energetici ...
E noi che vogliamo fare? Vogliamo per l’ennesima volta rimanere ancorati all’illusione che le cose non cambino? Vogliamo rimanere un’altra volta in coda al gruppo degli insegutori? O vogliamo essere finalmente leader in Europa e nel mondo, porci obiettivi ambiziosi e perseguirli fino a raggiungerli.
Potremo sintetizzare la questione così: Preferiamo un futuro di devastazioni naturali o un futuro di indipendenza energetica e prosperità?
Il primo passo dobbiamo farlo noi, non lo farà nessun altro per noi. Non lo farà “il Governo”, non lo faranno “gli italiani”, non lo farà “l’Europa”
Il primo passo è quello che devi fare tu che stai leggendo, magari anche solo condividendo questo testo, o riflettendoci 2 minuti, o informandoti seriamente.
Ogni cambiamento epocale comincia dal gesto di una persona
A.Piccinelli